Il giorno del Signore 6 gennaio 2025

6 GENNAIO 2025
EPIFANIA DEL SIGNORE

MESSA

RITI INIZIALI

LETTURE

CREDO

PREGHIERA DEI FEDELI

PADRE NOSTRO

ALLA COMUNIONE

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

APPROFONDIMENTI

AVVISI

 


RITI INIZIALI

ATTO PENITENZIALE


Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
A. Amen.

INNO DI LODE

Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra
agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.

Preghiamo

O Dio, che in questo giorno,
con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la bellezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura   

La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 60,1-6
     Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
     Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
     Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
     Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
     Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
     Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
     Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 71 (72)

R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. 
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. 
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti. 
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. 
R. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

Seconda Lettura

Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 3,2-3a.5-6
     Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
     Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
     Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2)

Alleluia.

Vangelo

Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,1-12
     Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
     Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
     Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.      Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
     Parola del Signore

Annuncio del giorno di Pasqua

Fratelli carissimi,
la gloria del Signore
si è manifestata
e sempre si manifesterà
in mezzo a noi
fino al suo ritorno.

Nei ritmi e nelle vicende
del tempo
ricordiamo e viviamo
i misteri della salvezza.

Centro di tutto l’anno liturgico
è il Triduo del Signore
crocifisso, sepolto e risorto,
che culminerà nella domenica
di Pasqua, il 20 aprile.

In ogni domenica,
Pasqua della settimana,
la Santa Chiesa rende presente
questo grande evento nel quale
Cristo ha vinto
il peccato e la morte.

Dalla Pasqua scaturiscono
tutti i giorni santi:
le Ceneri, inizio della Quaresima,
il 5 marzo;
l’Ascensione del Signore,
l’1 giugno;
la Pentecoste, l‘8 giugno;
la prima domenica di Avvento,
il 30 novembre.

Anche nelle feste
della santa Madre di Dio,
degli apostoli, dei santi
e nella Commemorazione
dei fedeli defunti,
la Chiesa pellegrina sulla terra
proclama la Pasqua del suo Signore.

A Cristo, che era,
che è e che viene,
Signore del tempo
e della storia,
lode perenne nei secoli
dei secoli. Amen.

CANTO: ALLELUIA pasquale!


PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – Niceno costantinopolitano

     Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

     Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
     Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
     Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
     Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
     E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

     Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
     Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

     Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
     Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
     Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
     Amen.

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen


PREGHIERA DEI FEDELI

INTRODUZIONE DEL SACERDOTE

Fratelli e sorelle, leviamo i nostri occhi al Cielo come i magi e lasciamoci guidare dalla sua luce; affidiamogli le nostre intenzioni per noi e per il mondo intero con cuore sincero.
Preghiamo insieme dicendo:
Gesù, luce del mondo, ascoltaci.

Per tutti i cristiani:
abbiano cura del loro rapporto con Dio, in particolare con l’ascolto attento della sua Parola che rischiara e nutre la loro esistenza. Preghiamo.
Gesù, luce del mondo, ascoltaci.

Per i capi delle nazioni, per i politici e gli amministratori:
mettano la loro esistenza a servizio dei popoli, nel segno della giustizia e della condivisione. Preghiamo.
Gesù, luce del mondo, ascoltaci.

Per tutti gli uomini e le donne che attraversano un tempo di prova, di sofferenza, di solitudine:
trovino nei fratelli in Cristo conforto e pace e aiuto concreto per i propri bisogni. Preghiamo.
Gesu, luce del mondo, ascoltaci.

Per tutti gli imprenditori:
come i Magi sappiano riconoscere nella creazione i segni di Dio investendo nel bene comune e nella responsabilità sociale. Preghiamo.
Gesù. luce del mondo, ascoltaci.

Per i medici, gli infermieri, gli operatori degli organismi internazionali che soccorrono le popolazioni provate dalla fame, dalla guerra, dalle calamità:
siano sostenuti e trovino i mezzi necessari per proseguire la loro preziosa attività. Preghiamo.
Gesù, luce del mondo, ascoltaci.

Per la nostra comunità riunita nella festa dell’Epifania:
fedele al Vangelo comunichi a tutti la luce e la gioia della fede nell’immenso amore di Dio. Preghiamo.
Gesù, luce del mondo, ascoltaci.

CONCLUSIONE DEL SACERDOTE

Signore Gesù, re della gloria,
esaudisci la preghiera degli uomini di buona volontà
che si eleva da ogni parte della terra,
e fa’ che tutti i popoli,
sotto la guida dello Spirito Santo,
vengano a te, raggianti della tua luce.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.

ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

DOPO LA COMUNIONE

Signore Dio nostro,
questo sacramento agisca in noi,
ci purifichi dal male
e compia le nostre giuste aspirazioni.
Per Cristo nostro Signore. AMEN!

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi do la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.


APPROFONDIMENTI

Epifania del Signore anno B. Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te

Il Signore ci provoca ancora una volta a non metter alcuna barriera al suo modo di manifestarsi a tutto il mondo, a tutte le persone, di ogni razza, lingua, nazionalità, religione. Noi sappiamo che Dio si è rivelato pienamente ai cristiani in Gesù Cristo. Ma dobbiamo stare attenti a non cadere nella stessa trappola in cui sono caduti i contemporanei di Gesù, cosicché l’episodio raccontato oggi nel vangelo non avvenga di nuovo

di don Eduard Patrascu

Con la Festa dell’Epifania, della rivelazione di Gesù, entrano in campo persone non estranee al popolo ebraico, e siamo anche alla fine delle feste natalizie, lo sappiamo bene.

È interessante e molto importante notare il fatto che i suggerimenti delle letture di oggi sono le stesse del giorno di Natale: invito alla gioia perché Dio è con noi; invito a cercare Gesù partendo dai segni di Dio presenti nel mondo; invito alla speranza che viene dalla fede che anche a noi è stato rivelato “il mistero di Gesù. E anche se i suggerimenti sono gli stessi, tuttavia la provocazione è un po’ più profonda, l’orizzonte è un po’ più esteso.

Normalmente, noi siamo abituati a credere che Dio si rivela, si manifesta solo a quelle persone che corrispondono al nostro modo di pensare, a coloro che – secondo noi – fanno parte della famiglia di Dio: questa famiglia di Dio sarebbe composta solo da coloro che cercano di vivere la loro vita in funzione di Dio e delle sue leggi. Dicevo poc’anzi che l’Epifania riprende i suggerimenti che ci venivano fatti a Natale. Teniamo conto che anche allora i nostri schemi di pensiero erano distrutti davanti ad un Dio che si fa carne, anzi, accettava di essere abbandonato, non accolto dagli uomini. Oggi, questo Dio riceve la “conferma ufficiale” del rifiuto da parte delle autorità politiche e religiose del tempo le quali sapevano dove doveva nascere il Messia: il re si spaventa e insieme a lui tutta Gerusalemme. Perché? Lo attendevano tutti il Messia, Dio, e quando arriva si spaventano? Come mai? Sappiamo bene cosa è successo dopo che i Magi sono tornati. Strano è il fatto che anche con noi succede quasi la stessa cosa: cerchiamo Dio e quando egli ci si rivela (ed è cosa sicura che lui ci si rivela quando e come lui vuole, non quando o come lo vogliamo noi!) non lo fa come vogliamo noi, noi non abbiamo la capacità di lasciarci mettere in difficoltà dal suo modo di rivelarsi. Così, spesso, cerchiamo di eliminarlo con l’indifferenza oppure con la motivazione: “non è possibile che Dio si manifesti così!”.

In parole semplici: quante volte non diciamo nella preghiera, magari indirettamente: “Signore, mostrati come sei! Dimmi quello che vuoi da me! E poi magari, anche se non lo diciamo apertamente, tutti vorremmo che lui facesse come vogliamo noi, non come vuole lui.

Lo diciamo anche noi, magari inconsciamente: “Signore, non è possibile che tu manifesti la tua identità, la tua gloria anche attraverso la vita di quel peccatore, di quel pagano. Non mi conviene questa cosa, a me che mi sforzo di pregare, di frequentare la messa, di compiere la tua legge. Non così, Signore!”. E cosi limitiamo l’accesso di Dio nella nostra vita.

Ma il Signore ci provoca ancora una volta a non metter alcuna barriera al suo modo di manifestarsi a tutto il mondo, a tutte le persone, di ogni razza, lingua, nazionalità, religione. Noi sappiamo che Dio si è rivelato pienamente ai cristiani in Gesù Cristo. Ma dobbiamo stare attenti a non cadere nella stessa trappola in cui sono caduti i contemporanei di Gesù, cosicché l’episodio raccontato oggi nel vangelo non avvenga di nuovo.

L’Epifania ci ricorda che il Gesù respinto, non riconosciuto dai suoi (è venuto dai suoi, ma i suoi non lo hanno accolto) è stato non solo riconosciuto, ma addirittura ricercato con molta cura e molti sforzi da alcune persone che “guardavano le stelle”, che noi cristiani chiameremmo “pagani”. Dio usa ogni metodo per attirare le persone umane a se. I Magi, raggiunti la stalla di Betlemme, cadono in ginocchio davanti a Gesù: lo adorano. Questo gesto spiega il fatto che loro non sono più pagani, ma passano alla fede vera. E la Chiesa, a causa della loro perseveranza nel cercare Dio, li ha dichiarati santi. La santità non è una cosa riservata solo ad alcuni, è la chiamata ricevuta da tutti: se vogliamo raggiungere il paradiso vuol dire che vogliamo essere santi. I magi ci dicono oggi che il primo passo nel cammino di santità è il cercare Dio: dappertutto, sempre… anche nelle vicende, nelle persone, nei posti dove meno ci aspettiamo… anche nelle stalle della vita. Anche lì risuona il grido del profeta: Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te!


AVVISI

ORARIO DELLE SS. MESSE:
FERIALI: ore 18.30; FESTIVE: sabato e prefestivi ore 17,15; domenica e festivi alle ore 9.00, 11.00 e 19.00







 

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la 60ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

MESSAGGIO NATALIZIO del nostro ARCIVESCOVO GIUSEPPE SATRIANO

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2023