Il giorno del Signore 27 marzo 2022
27 marzo 2022
IV domenica di
QUARESIMA
ELENCO DEI CANTI
- BENEDETTO SEI TU
- BENEDICI O SIGNORE
- CANTO DEL DESERTO
- COME È GRANDE
- COME IL CERVO VA ALL’ACQUA VIVA
- COME INCENSO
- CRISTO GESÙ SPERANZA DELLE GENTI
- DALL’AURORA AL TRAMONTO
- ECCO L’UOMO
- ECCO QUEL CHE ABBIAMO
- E’ TEMPO DI GRAZIA
- E VENNE IL GIORNO
- GLORIA A TE PAROLA VIVENTE
- LODE A TE O CRISTO
- MI AFFIDO A TE
- MISERERE
- MISERICORDIAS DOMINI
- MISERICORDES SICUT PATER
- NULLA TI TURBI
- O DIO, TU SEI IL MIO DIO
- ORA CHE IL GIORNO FINISCE
- PARLA, SIGNORE
- PREGHIERA
- PER LA CROCE
- PERCHE’ TU SEI CON ME
- PURIFICAMI O SIGNORE
- SALMO 8
- SERVIRE E’ REGNARE
- SERVO PER AMORE
- SHEMÀ ISRAEL
- SIGNORE DA CHI ANDREMO
- SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?
- SU ALI D’AQUILA
- TI SALUTO CROCE SANTA
- TRASFORMI IN GESU’
- TU IL MIO RIFUGIO O DIO
- TU SEI DEGNO
- UN CUORE NUOVO
BENEDETTO SEI TU
Benedetto sei Tu, Dio dell’Universo.
Dalla tua bontà
abbiamo ricevuto questo pane,
frutto della terra e del nostro lavoro,
lo presentiamo a Te
perché diventi per noi
cibo di vita eterna.
Benedetto sei Tu, dio dell’Universo.
Dalla tua bontà
abbiamo ricevuto questo vino,
frutto della vite e del nostro lavoro,
lo presentiamo a Te
perché diventi per noi
bevanda di salvezza.
Benedetto sei Tu, Signor!
Benedetto sei Tu, Signor!
BENEDICI O SIGNORE
Nebbia e freddo,
giorni lunghi e amari,
mentre il seme muore,
poi il prodigio,
antico e sempre nuovo,
del primo filo d’erba
e nel vento dell’estate,
ondeggiano le spighe,
avremo ancora pane
Benedici, o Signore,
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il pane,
che anche oggi hai dato a noi.
Nei filari
dopo il lungo inverno,
fremono le viti.
La rugiada
avvolge nel silenzio,
i primi tralci verdi.
Poi i colori dell’autunno,
coi grappoli maturi:
avremo ancora vino.
Benedici, o Signore,
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il vino,
che anche oggi hai dato a noi.
CANTO DEL DESERTO
Io l’attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore,
dice il Signore.
E canterai come nei giorni della tua giovinezza.
Tu non sarai più l’abbandonata, sei mia per sempre.
Ti veglierò come una madre, veglia sul suo bambino.
Poi mi chinerò sopra di te, per darti il mio cibo.
Ti chiamerò popolo mio, figlio del Dio Vivente.
Io sarò per te come rugiada e i frutti verranno.
E crescerà la tua stirpe come la sabbia del mare.
Io ti sazierò di olio e grano, o popolo mio.
COME È GRANDE
Come è grande la tua bontà,
che conservi per chi ti teme;
e fai grandi cose
per chi ha rifugio in Te
e fai grandi cose per chi ama solo Te.
Come è chiara l’acqua alla tua fonte,
per chi ha sete ed è stanco di cercare;
sicuro ha ritrovato
i segni del tuo amore,
che si erano perduti nell’ora del dolore.
Come un vento silenzioso,
ci hai raccolti dai monti e dal mare,
come un’alba nuova, tu sei venuto a me
la forza del tuo amore,
mi ha voluto qui con te.
Come un fiore nato tra le pietre,
va a cercare il cielo su di lui;
così la tua grazia, il tuo Spirito per noi,
nasce per vedere, il mondo che tu vuoi.
COME IL CERVO VA ALL’ACQUA VIVA
Come il cervo va all’acqua viva,
io cerco Te ardentemente,
io cerco Te, mio Dio.
Di Te mio Dio,
ha sete l’anima mia!
Il tuo volto, il tuo volto
Signore quando vedrò?
Mi chiedono e mi tormentano:
“dov’è, dov’è il tuo Dio?”
Ma io spero in Te,
sei Tu la mia salvezza.
Il cuore mio si strugge,
quando si ricorda della tua casa.
Io cantavo
con gioia, le tue lodi.
A Te io penso e rivedo
quello che hai fatto per me.
Grandi cose,
Signore, mio Dio.
Ti loderò, Signore,
e ti canterò il mio grazie.
Tu sei fresca fonte,
l’acqua della mia vita.
COME INCENSO
Sull’altare della croce,
Agnello immolato,
dal fuoco dell’amore
il tuo corpo bruciato,
al Padre hai offerto
come incenso gradito,
ai fratelli hai donato
come pane di vita.
Dall’amore macinati,
come chicchi di grano,
il tuo Spirito ci renda, o Padre,
pane di fraternità.
Dal Vangelo trasformati,
come uva nel tino,
il tuo Spirito ci renda, o Padre,
dono per l’umanità.
Dalla grazia rinnovati,
come incenso nel fuoco,
il tuo Spirito ci renda, o Padre,
segno della santità.
CRISTO GESÙ SPERANZA DELLE GENTI
Cristo Gesù speranza delle genti,
Cristo Gesù salvezza di ogni debole,
Cristo Gesù ricchezza di ogni povero,
sei la mia eredità.
Luce del mondo sei,
sole senza tramonto,
il tuo splendore rischiara la notte
e guida i passi miei.
Re di speranza e di pace,
gioia del mondo sei.
La tua giustizia e la tua misericordia
splendono su di me.
Quando verrai nella gloria
del regno del Padre tuo
Giudicherai con sapienza e indulgenza
e i miti accoglierai.
DALL’AURORA AL TRAMONTO
Dall’aurora io cerco te,
fino al tramonto ti chiamo,
ha sete solo di te, l’anima mia
come terra deserta.
Non mi fermerò un solo istante,
sempre canterò la tua lode,
perché sei il mio Dio, il mio riparo,
mi proteggerai all’ombra delle tue ali.
Non mi fermerò un solo istante,
io racconterò le tue opere
perché sei il mio Dio, unico bene
nulla mai potrà la notte contro di me.
ECCO L’UOMO
Noi ti preghiamo uomo della croce,
Figlio e Fratello noi speriamo in Te.
Noi ti preghiamo uomo della croce
Figlio e Fratello noi speriamo in Te.
Nella memoria di questa passione,
noi ti chiediamo perdono Signore,
per ogni volta che abbiamo lasciato,
il tuo fratello morire da solo.
Nella memoria di questa tua morte,
noi ti chiediamo coraggio Signore,
per ogni volta che il dono d’amore,
ci chiederà di soffrire da soli.
Nella memoria dell’ultima cena,
noi spezzeremo di nuovo il tuo pane,
ed ogni volta il tuo corpo donato,
sarà la nostra speranza di vita.
ECCO QUEL CHE ABBIAMO
Ecco quel che abbiamo
Nulla ci appartiene ormai
Ecco i frutti della terra
Che Tu moltiplicherai
Ecco queste mani
Puoi usarle se lo vuoi
Per dividere nel mondo il pane
Che tu hai dato a noi
Solo una goccia hai messo
fra le mani mie
Solo una goccia
che tu ora chiedi a me
Una goccia che in mano a te
Una pioggia diventerà
e la terra feconderà
Le nostre gocce,
pioggia fra le mani Tue
Saranno linfa
di una nuova civiltà
E la terra preparerà
la festa del pane che
Ogni uomo condividerà
Sulle strade il vento
Da lontano porterà
Il profumo del frumento
Che tutti avvolgerà
E sarà l’amore
che il raccolto spartirà
E il miracolo del pane
in terra si ripeterà
E’ TEMPO DI GRAZIA
Siamo Chiesa, popolo di Dio
Nel deserto dell’umanità
Anche nelle tenebre dell’infedeltà
Brilla la sua luce in mezzo a noi
Nonostante le malvagità
Le menzogne e le ipocrisie
Dio ci offre ancora l’opportunità
Di tornare a vivere con Lui
E’ tempo di grazia per noi,
è tempo di tornare a Dio.
E’ tempo di credere nella vita
che nasce dall’incontro con Gesù.
E’ tempo di grazia per noi,
è tempo di tornare a Dio,
di ridare all’anima la speranza
che c’è salvezza per l’umanità
E VENNE IL GIORNO
E venne il giorno di aprire le braccia
d’incatenare la morte alla croce,
durante una cena il Figlio dell’Uomo
ai peccatori consegna se stesso.
Ecco il mio corpo,
prendete e mangiate
Ecco il mio sangue,
prendete e bevete
Perché la mia morte vi sia ricordata
Farete questo finché io ritorni,
Farete questo finché io ritorni.
Ormai non temiamo la sete o la fame
si fa nostra carne il corpo di Cristo,
e quando portiamo la coppa alle labbra
sentiamo il gusto di un mondo ch’è nuovo.
Banchetto pasquale dove il cibo è Dio
segno d’amore, fermento d’unione:
tutti gli uomini nati dall’alto
trovano i beni del regno futuro.
GLORIA A TE PAROLA VIVENTE
Gloria a Te, Parola vivente,
Verbo di Dio, gloria a Te,
Cristo Maestro, Cristo Signore.
Tu solo hai parole di vita per noi.
Beato colui che le ascolta,
Signore, perché vivrà.
Tu solo hai proposte di amore per noi.
Beato colui che le accoglie,
Signore, perché vivrà.
Tu solo sei via alla vita per noi.
Beato colui che ti segue,
Signore, perché vivrà.
Tu solo dischiudi l’eterno per noi.
Beato colui che in te spera,
Signore, perché vivrà.
LODE A TE O CRISTO
Lode a te o Cristo
Verbo di salvezza
Lode a te o Cristo
Parola di Dio per noi
Lode a te o Cristo
Verbo di salvezza
Lode a te o Cristo
Parola di Dio per noi
Come la luce illumina ogni cosa
La tua parola rivela a noi il tuo volto
Come la pioggia scende nella terra
La tua parola entra nel nostro cuore
Seme da te piantato in terra buona
La tua parola in noi porterà i suoi frutti
Pane che tu ci doni in ogni giorno
La tua parola è cibo per noi di vita
MI AFFIDO A TE
Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così il mio cuore cerca te.
L’anima mia ha sete del Dio vivente, il Dio della speranza.
Vieni e manda la tua luce sui miei passi,
vieni e guida il mio cammino.
MI affido a te Gesù,
alla tua fedeltà,
tu sei il sole
che rischiara le mie tenebre.
Mi affido a te Gesù
e in te riposerò,
perché so che la mia vita
tu rinnoverai.
Oggi io vengo davanti al tuo altare
per adorare te, Signor.
Nelle tue mani depongo
tutti gli affanni ed ogni mio dolore.
Vieni e manda la tua luce sui miei passi,
vieni e guida il mio cammino.
MISERERE
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore,
nel tuo affetto cancella il mio peccato,
lavami da ogni mia colpa,
mi sentirò il cuore rinnovato.
Io riconosco tutti i miei peccati
e ti grido la mia debolezza.
Contro Te il mio orgoglio si è levato,
la mia natura è spinta verso il male.
La verità, o Dio, in Te risiede,
Tu insegni le vie della sapienza.
Limpida sorgente mi rinnovi,
ritornerò più bianco della neve.
Il tuo volto, Signore, ho smarrito,
nel tuo amore dimentica le colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
io seguirò sentieri di fortezza.
Fammi sentire la gioia del perdono,
il mio cuore godrà della tua pace.
Donami la forza del tuo Spirito,
ritroverò la mia giovinezza.
Insegnerò agli erranti le tue vie,
chi ha peccato a Te ritornerà.
Apri, o Signore, le mie labbra,
la mia bocca annunci la tua lode.
Tu non gradisci offerte e sacrifici,
se il mio cuore non segue le tue vie.
Vittima che accetti è la mia vita,
mi sentirò travolto dal tuo amore.
MISERICORDIAS DOMINI
Misericordias Domini,
in aeternum cantabo…
Misericordias Domini,
in aeternum cantabo…
MISERICORDES SICUT PATER
Misericordes sicut Pater!
Misericordes sicut Pater!
Rendiamo grazie al Padre,
perché è buono
in aeternum misericordia eius.
Ha creato il mondo con sapienza
in aeternum….
Conduce il Suo popolo nella storia
in aeternum…
Perdona e accoglie i Suoi figli
in aeternum…
Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti in aeternum…
ci ha amati con un cuore di carne in aeternum…
da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo in aeternum…
il cuore si apra a chi ha fame e sete in aeternum…
Misericordes sicut Pater! Misericordes sicut Pater!
Chiediamo allo Spirito i sette santi doni
in aeternum misericordia eius
fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo in aeternum…
da Lui confortati, offriamo conforto in aeternum…
l’amore spera e tutto sopporta in aeternum…
Chiediamo la pace al Dio di ogni pace in aeternum…
la terra aspetta il vangelo del Regno in aeternum….
gioia e perdono nel cuore dei piccoli in aeternum…
saranno nuovi i cieli e la terra in aeternum…
NULLA TI TURBI
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
solo Dio basta.
Io ti voglio lodare mio Dio,
perché eterno è il tuo amore.
Rivestito di gloria e splendore,
come in un manto sei avvolto di luce.
Sono grandi su tutta la terra,
le tue opere, o Signore.
Con sapienza hai creato l’universo,
tutto ci parla di Te, o Creatore.
Se Tu apri la mano, Signore,
ogni bene Tu doni ai viventi.
Manda il tuo Spirito e sono creati
e rinnovi la faccia della terra.
O DIO, TU SEI IL MIO DIO
O Dio, Tu sei il mio Dio,
ti cerco dall’aurora,
di Te ha sete l’anima mia,
a Te anela la mia carne.
Ti cerco come terra arida,
anelo a Te come a una fonte,
così nel tempio ti ho cercato,
per contemplare la tua gloria.
Le labbra mie daranno lode a Te,
per la tua grazia infinita,
così benedirò il tuo nome,
a Te alzerò le mie mani.
Nel mio giaciglio ti ricordo,
ripenso a Te nelle mie veglie,
per Te esulterò di gioia,
all’ombra delle tue ali.
ORA CHE IL GIORNO FINISCE
Dio quante volte ho pensato la sera
di non averti incontrato per niente…
e la memoria del canto di ieri
come d’un tratto sembrava lontana…
Dio quante volte
ho abbassato lo sguardo
spento il sorriso, nascosta la mano:
quante parole lasciate cadere,
quanti silenzi… ti chiedo perdono.
Io ti ringrazio per ogni creatura
per ogni momento del tempo che vivo.
Io ti ringrazio perché questo canto.
libero e lieto ti posso cantare.
Ora che il giorno finisce Signore,
ti voglio cantare
parole d’amore:
voglio cantare la gente incontrata
il tempo vissuto, le cose che ho avuto:
sorrisi di gioia, parole scambiate,
le mani intrecciate nel gesto di pace
e dentro le cose, pensiero improvviso,
la Tua tenerezza, il Tuo stesso sorriso.
PARLA, SIGNORE
Nella preghiera la Tua Parola,
è come un volto che si rivela
e tutto il cielo si fa vicino
per abitare dentro ad ognuno.
Parla, Signore, parlaci ancora,
la Tua Parola ci trasfigura.
Nella preghiera la Tua Parola,
è una presenza che in noi dimora
il nostro corpo è la Tua tenda,
del Tuo mistero è trasparenza.
Nella preghiera la Tua Parola
è un orizzonte di luce pura,
cresce nel cuore come l’aurora
e l’esistenza tutta rischiara.
PER LA CROCE
Per la Croce, su cui muore il Figlio,
divino tralcio dove Dio vendemmia.
Cristo Gesù, noi ti benediciamo.
Cristo Gesù, noi ti benediciamo.
Per la Croce, piantata sul Calvario,
ramo vivente che guarisce il male.
Per il Sangue, che ha macchiato le porte,
a custodirci quando Dio passava.
Per il Legno, che ha cantato le nozze,
di un Dio vivente con l’umanità.
Per il Legno, che consacra il sacrificio,
del Sacerdote offerto per il mondo.
PERCHE’ TU SEI CON ME
Solo tu sei il mio pastore,
niente mai mi mancherà;
solo tu sei il mio pastore,
o Signore.
Mi conduci dietro te, sulle verdi alture,
ai ruscelli tranquilli, lassù,
dov’è più limpida l’acqua per me,
dove mi fai riposare.
Anche fra le tenebre d’un abisso oscuro,
io non temo alcun male perché
tu mi sostieni, sei sempre con me,
rendi il sentiero sicuro.
Siedo alla tua tavola che mi hai preparato,
ed il calice è colmo
per me di quella linfa di felicità
che per amore hai versato.
PREGHIERA
Signore io ti prego con il cuore
La mia vita voglio offrire in mano a te
Voglio solamente te servire
Ed amare come hai amato tu
Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,
segno della tua verità
Signore io ti prego con il cuore
Rendi forte la mia fede più che mai
Dammi tu la forza per seguirti
E per camminare sempre insieme a te
Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,
segno della tua verità
Signore io ti prego con il cuore
Dammi sempre la tua fedeltà
Fa ch′io possa correre nel mondo
E cantare a tutti la tua libertà.
PURIFICAMI O SIGNORE
Purificami o Signore
sarò più bianco della neve
Pietà di me o Dio nel tuo amore,
nel tuo affetto cancella il mio peccato
e lavami da ogni mia colpa
purificami da ogni mio errore.
Il mio peccato io lo riconosco
il mio errore mi è sempre dinanzi:
contro te, contro te solo ho peccato
quello che è male ai tuoi occhi,
io l’ho fatto.
Così sei giusto nel tuo parlare
e limpido nel tuo giudicare.
Ecco, malvagio sono nato
peccatore mi ha concepito mia madre.
Ecco, ti piace verità nell’intimo
e nel profondo mi insegni sapienza.
Se mi purifichi con issopo,
sono limpido,
se mi lavi, sono più bianco della neve.
SALMO 8
Se guardo il cielo, la luna e le stelle,
opere che Tu, con le dita hai modellato,
che cosa è, perché te ne curi,
che cosa è, perché te ne ricordi,
l’uomo, l’uomo, l’uomo.
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore, lo hai coronato,
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
su tutte le cose che Tu avevi creato:
gli uccelli del cielo, i pesci del mare,
le greggi e gli armenti, gli animali della campagna
SERVIRE E’ REGNARE
Guardiamo a te che sei
maestro e signore
chinato a terra stai
ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule
sapersi inginocchiare
c’insegni che amare è servire.
Fa che impariamo Signore da te
che il più grande è chi più sa servire
chi si abbassa e chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.
E ti vediamo poi maestro e Signore
che lavi i piedi a noi
che siamo tue creature
e cinto del grembiule
che è il manto tuo regale
c’insegni che servire è regnare
SERVO PER AMORE
Una notte di sudore,
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce, che ti chiama,
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.
Offri la vita tua,
come Maria
ai piedi della croce,
e sarai servo, di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.
Avanzavi nel silenzio,
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te,
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa,
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole,
puoi riporlo nei granai.
SHEMÀ ISRAEL
Shemà shemà shemà Israel
Shemà shemà shemà Israel
Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
osserva le leggi del Signore tuo Dio
Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno
Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
perché tu tema il tuo Signore per tutta la vita
Ascolta Israele osserva, questi comandamenti,
perché tu viva come il Signore ti ha detto.
SIGNORE DA CHI ANDREMO
Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita
E noi abbiam creduto
che il Figlio di Dio sei tu
Io sono il pane di vita
chi viene da me non ha più fame.
E chi viene da me non ha più sete,
così ha detto Gesù.
Non cercate il cibo che perisce
ma il cibo che dura per la vita.
Quello stesso che il Figlio vi darà
che il Padre vi ha mandato.
Non Mosè vi ha dato il pane vero
è il mio Padre che dà il vero pane.
Poiché il pane di Dio vien dal cielo
e dà la vita al mondo.
Io sono disceso dal cielo,
non per fare la mia volontà.
Ma per fare la volontà del Padre
che è dare al mondo la vita.
Io sono il pane del cielo
chi ne mangia avrà la vita eterna.
Perché il pane che do è la mia carne
che è la vita del mondo.
SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?
C’era tanta gente, ma poi restò solo,
era Lui l’amor, ma nessuno capì,
triste domando agli amici
or volete andarvene anche voi?
Signor, dove andremo noi,
che faremo noi senza di te.
Solo Tu hai parole che
donano la vita non ti lascerem.
Le parole tue qualche volta fan male,
or son dolci, poi chi le può mai capir,
ora parli di una croce,
ora in cielo già ci fai sentir.
SU ALI D’AQUILA
Tu, che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla sua ombra,
dì al Signore mio rifugio,
mia roccia in cui confido
E ti rialzerà, ti solleverà,
su ali d’aquila ti reggerà,
sulla brezza dell’alba
ti farà brillar,
come il sole,
così nelle sue mani vivrai.
Dal laccio del cacciatore ti libererà
e dalla carestia che distrugge
poi ti coprirà con le sue ali
e rifugio troverai.
Non devi temere i terrori della notte
né freccia che vola di giorno
mille cadranno al tuo fianco
ma nulla ti colpirà.
TI SALUTO CROCE SANTA
Ti saluto o Croce santa
che portasti il Redentor.
Gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo
sei salvezza del popol fedel
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crude.
Tu nascesti fra braccia amorose,
d’una vergine madre o Gesù
Tu moristi fra braccia pietose,
d’una croce che data ti fu.
O Agnello divino immolato,
sull’altar della croce, pietà
Tu che togli del mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.
Del giudizio nel giorno tremendo
sulle nubi del cielo verrai
Piangeranno le genti vedendo,
qual trofeo di gloria sarai.
TRASFORMI IN GESU’
Nella terra baciata dal sole
lavorata dall’umanità
nasce il grano ed un pezzo di pane
che Gesù sull’altare si fa.
Nelle vigne bagnate di pioggia
dal sudore dell’umanità
nasce l’uva ed un sorso di vino
che Gesù sull’altare si fa.
Con la vita di tutta la gente
noi l’offriamo a te, Padre e Signore,
il dolore e la gioia del mondo
tu raccogli e trasformi in Gesù.
TU IL MIO RIFUGIO O DIO
Tu il mio rifugio, o Dio,
solo Tu, unica mia speranza
su questa terra dei viventi.
A piena voce verso Dio
grido il mio lamento,
a piena voce verso Dio chiedo grazia;
e spando il mio pianto
davanti al suo volto,
ora che la vita in me si sta spegnendo.
Tu conosci il cammino
che da sempre io seguo
e sai quante insidie mi hanno teso;
non ho più nessuno,
nessuno che mi conosca,
ogni via di scampo è perduta per me.
A piena voce grido a Te, o Dio,
il mio lamento,
strappami da chi vuole la mia vita;
ho toccato il fondo,
il fondo della mia angoscia,
perché molti son loro e più forti di me.
E ora liberami
da questo oscuro carcere,
perché io possa sempre
lodare il tuo nome;
e vedendo in me compiuto
il tuo disegno
i giusti si glorieranno
cantando il tuo nome.
TU SEI DEGNO
Beato l’uomo che confida in te Signore
Che custodisce la tua legge nel suo cuore
Così ti seguirò, sulle tue vie camminerò
Fammi conoscere la pace e la giustizia
Piega il mio cuore verso la tua volontà
Così ti ascolterò, la verità conoscerò
Tu sei degno, eterno Signore,
di ogni onore
Voglio innalzare un canto nuovo
al tuo nome
Degno di lode, mio Salvatore
La tua parola
ha trasformato il mio cuor
Hai liberato la mia vita dalla morte
E le mie lacrime non sono più cadute
Così ti servirò, nella tua casa io vivrò.
UN CUORE NUOVO
Ti darò un cuore nuovo popolo mio,
il mio spirito effonderò in te,
toglierò da te, il cuore di pietra,
un cuore di carne ti darò, popolo mio.
Da tutte le nazioni vi radunerò,
vi mostrerò la strada della vita,
e vivrà chi la seguirà.
Vi aspergerò con acqua, e puri vi farò,
dagli idoli sarete liberati,
Questa è la mia libertà.
Mio popolo sarete, le genti lo vedranno,
abiterete dentro la mia casa,
e vedrete il mio volto.
MESSA – PREGHIERE
2 – LETTURE
3 – CREDO
7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
…
1 – RITI INIZIALI
… in quaresima NON SI CANTA IL GLORIA …
Invocazioni penitenziali:
– Signore Gesù, volto umano dell’infinita misericordia di Dio, noi veniamo a te con il nostro carico di sbagli e di peccati. Kýrie, eléison!
Kýrie, eléison
– Cristo Gesù, cuore umano di Dio, che hai compassione della nostra fragilità, noi proviamo vergogna perché abbiamo dissipato i tuoi doni. Christe, eléison!
Christe, eléison!
– Signore Gesù, parola umana dell’amore eterno, noi rimaniamo stupiti davanti alla gioia con cui accogli il nostro pentimento. Kýrie, eléison!
Kýrie, eléison…..
PREGHIAMO
O Padre,
che in Cristo crocifisso e risorto
offri a tutti i tuoi figli
l’abbraccio della riconciliazione,
donaci la grazia di una vera conversione,
per celebrare con gioia la Pasqua dell’Agnello.
Egli è Dio, e vive e regna con te…
AMEN
2 – LETTURE
Prima Lettura
Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.
DAL LIBRO DI GIOSUE’
Gs 5,9a.10-12
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.
E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 33 (34)
R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Seconda Lettura
Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.
DALLA SECONDA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI CORINZI
2Cor 5,17-21
Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te. (Lc 15,18)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
DAL VANGELO SECONDO LUCA
Lc 15,1-3.11-32
In quel tempo, si avvicinavano Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore.
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IL CAMMINO SINODALE E LA CONSULTAZIONE DEL POPOLO DI DIO
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L’INTERROGATIVO FONDAMENTALE
Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”:
1. Come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare?
Per rispondere siete invitati a:
a) chiedervi quali esperienze abbiamo del camminare insieme;
b) rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?
2. Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?
Per rispondere siete invitati a:
c) cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?
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……..
Il Signore viene nella Chiesa e nel mondo di oggi per aiutarci a CAMMINARE INSIEME.
Il Sinodo della Chiesa universale ha il compito di cogliere questa venuta del Signore e di chiamare i fedeli ad acconsentire all’insegnamento del Maestro.
Prepariamo dunque la via al Signore che viene, con il nostro ascolto reciproco nelle consultazioni sinodali, anche al livello parrocchiale.
Una consultazione gioiosa, la più ampia possibile, dal momento che Dio ha deciso: “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”.
………
3 – PROFESSIONE DI FEDE
CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
(inchino fino a “da Maria Vergine”)
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
CREDO – Niceno costantinopolitano
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
(inchino fino a “si è fatto uomo”)
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
4 – Preghiera dei fedeli
INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Fratelli e sorelle,
la gioia di sentirci amati da Dio ci spinge ad essere generosi con il prossimo, soprattutto con chi è più sfortunato.
Perciò preghiamo insieme dicendo:
ASCOLTACI, O SIGNORE, PER LA TUA MISERICORDIA!
Lettore:
(leggere lentamente e fare una pausa tra una intenzione e l’altra)
– Padre, tu non rifiuti a nessuno il tuo amore e lo offri anche a chi ha provocato tanto dolore attorno a sé. Non permettere che ci trasciniamo lontani da Te. Tu ci consideri sempre tuoi figli. Preghiamo.
– Padre, tu continui a servirti dei sacerdoti per raggiungere chi cerca la tua consolazione e il tuo perdono. Dona loro di saper accogliere e ascoltare, e la gioia di trasmettere la tua misericordia. Preghiamo.
ASCOLTACI, O SIGNORE, PER LA TUA MISERICORDIA!
– Padre, tu ci hai insegnato a vincere il male con il bene. Difendi dallo spirito della vendetta chi ha subìto umiliazioni e soprusi. Placa lo spirito della guerra e della violenza. Preghiamo.
– Padre, aiuta i bambini e le bambine che si preparano alla Prima Confessione ad essere buoni e ricchi di perdono, felici di conoscere la tua volontà. Preghiamo.
ASCOLTACI, O SIGNORE, PER LA TUA MISERICORDIA!
– Padre, tu non vuoi che siamo schiacciati dai rimorsi, né oppressi da oscuri sensi di colpa. Liberaci dal peso dei nostri peccati perché proseguiamo il cammino con rinnovata speranza. Preghiamo.
……
Supplica per la Pace
Sacerdote
Signore Dio
abbiamo affidato solennemente
al Cuore Immacolato di Maria
la Madre di Gesù
la Chiesa e l’umanità intera
in modo speciale la Russia e l’Ucraina.
Tutti
Accogli dalle mani della Madre
questo atto compiuto
con fiducia e amore
fa’ che cessi la guerra
provvedi al mondo la pace.
Sacerdote
Lei aprì le porte della storia
al Principe della pace.
Per mezzo di Lui, lo crediamo,
la pace verrà.
Tutti
Attraverso Maria
si riversi sulla Terra
la divina Misericordia
e il dolce battito della pace
torni a scandire
le nostre giornate.
Sacerdote
Donna del sì, Maria,
su cui è disceso lo Spirito Santo,
riporta tra noi l’armonia di Dio.
Disseta l’aridità del nostro cuore,
tu che sei
“di speranza fontana vivace”.
Tutti
Hai tessuto l’umanità a Gesù,
fa’ di noi
degli artigiani di comunione.
Hai camminato
sulle nostre strade,
guidaci sui sentieri della pace.
Amen.
(Papa Francesco, supplica – consacrazione)
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…
5 – PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.Torna su
…
6 – ALLA COMUNIONE
Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE
I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI
ALLA CENA DELL’AGNELLO.
E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.
…
Dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.
7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la dò a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”
Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.
O Signore, fa’ di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.
8 – APPROFONDIMENTI
Un padre incompreso.
di Roberto Laurita
Dobbiamo ammetterlo: il padre della parabola è – decisamente – un padre incompreso dai suoi figli.
Incompreso dal minore che esige anzitempo la sua parte di eredità e, forte della sua giovinezza e dei beni che si ritrova, parte per un paese lontano, incurante del dolore che procura a chi gli vuole bene.
Incompreso dal maggiore che, rimasto in casa, lo considera un “padrone” da “servire” e quindi si considera insultato dalla festa con cui si celebra il ritorno di suo fratello.
C’è da domandarsi, allora, quali sono i motivi di questa incomprensione, da che cosa sia suscitata. In effetti è proprio l’amore del padre, un amore smisurato, eccessivo, a provocarla. Un amore che non esita a dare quello che, di per sé, non sarebbe dovuto: l’eredità la si ottiene solo alla morte del padre. Un amore
che rispetta la libertà dei figli, a costo di dover soffrire per la loro lontananza.
Un amore che non smette di attendere il ritorno di chi è partito, che rinuncia alle proprie prerogative, ai propri diritti, alle proprie ragioni, perché è «commosso». Un amore che non fa pesare gli sbagli del passato, non ne approfitta per rivendicare la propria autorità, ma reintegra nella dignità precedente.
Un amore che addirittura «fa festa», utilizzando quello che di più buono si ha in casa perché la circostanza lo merita. Sì, questo amore è proprio fuori dal comune, imprevisto e imprevedibile.
Una realtà scomoda e addirittura irritante per quelli che procedono con le loro “regolette” e che vorrebbero sottomettere a loro ogni decisione. Una realtà consolante, per chi, in preda alla vergogna, non riesce neppure ad immaginare l’accoglienza che gli verrà riservata, e si trova al centro di un’attenzione
e di una tenerezza che sconcertano.
Raccontando questa parabola, Gesù ha voluto rivelarci il “suo” Dio, il “vero” Dio, un Dio che rispetta la nostra libertà. Un Dio che ci attende e ci corre incontro quando torniamo. Un Dio disposto a dimenticare le offese ricevute. Un Dio che si rallegra perché temeva per la nostra “morte” e che è pronto a darci un
posto d’onore alla sua mensa. Un Dio per il quale conta più il futuro che il passato, e quindi non permette che rimaniamo prigionieri dei nostri sbagli.
Questo Dio, proprio comportandosi così, cerca e realizza il nuovo. Perché nuova è la compassione, nuovo è il perdono, nuova è la gioia che viene offerta. E tutti questi costituiscono motivi validi per fidarsi di lui e per mettere la nostra vita nelle sue mani.
Preghiera
Signore Gesù, ma dove lo troviamo tra noi
un padre come quello della parabola?
Sì, perché si tratta di una persona
decisamente strana ed eccessiva.
Potrebbe mettere il proprio figlio minore
davanti a quello che stabilisce la legge,
e invece divide il patrimonio.
Potrebbe, quando ritorna,
aspettarlo sull’uscio di casa
e fargli patire l’umiliazione
di ritornare in quello stato.
E invece gli corre incontro
e d’un colpo solo lo ristabilisce
nella condizione e nei privilegi
di cui godeva prima di andarsene.
Poteva riammetterlo alla sua tavola,
ma fargli pesare tutto il male commesso,
tutta la sofferenza che gli aveva procurata.
E invece gli fa addirittura festa,
organizza per lui un banchetto
e pretende che il figlio maggiore
si associ di buon cuore alla sua gioia.
Signore Gesù, solo il Padre tuo
assomiglia al padre della parabola
e con il suo amore smisurato
spiazza tutti i suoi figli,
e li obbliga a considerare il suo comportamento
con occhi diversi e con cuore nuovo,
grati per la sua misericordia che non ha limiti.
PAPA FRANCESCO – EVANGELII GAUDIUM
275. Nel secondo capitolo abbiamo riflettuto su quella carenza di spiritualità profonda che si traduce nel pessimismo, nel fatalismo, nella sfiducia.
Alcune persone non si dedicano alla missione perché credono che nulla può cambiare e dunque per loro è inutile sforzarsi. Pensano così: “Perché mi dovrei privare delle mie comodità e piaceri se non vedo nessun risultato importante?”.
Con questa mentalità diventa impossibile essere missionari. Questo atteggiamento è precisamente una scusa maligna per rimanere chiusi nella comodità, nella pigrizia, nella tristezza insoddisfatta, nel vuoto egoista.
Si tratta di un atteggiamento autodistruttivo perché « l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita, condannata all’insignificanza, diventerebbe insopportabile ».
Se pensiamo che le cose non cambieranno, ricordiamo che Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza. Gesù Cristo vive veramente. Altrimenti, « se Cristo non è risorto, vuota è la nostra predicazione » (1 Cor 15,14).
Il Vangelo ci racconta che quando i primi discepoli partirono per predicare, « il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola » (Mc 16,20). Questo accade anche oggi. Siamo invitati a scoprirlo, a viverlo.
Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida.
276. La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali.
09 – AVVISI
ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(cliccare qui)
Venerdì prossimo 1 aprile: S. MESSA alle ore 18.30, VIA CRUCIS animata dal Coro parrocchiale alle ore 19,30.
QUI AGGIORNAMENTO IMPORTANTE CARITAS DIOCESANA SU AIUTI PER UCRAINA
Il mercoledì alle ore 18, Rosario per gli ammalati.
Percorso per i fidanzati che intendono sposarsi quest’anno o gli anni prossimi: il mercoledì alle ore 20,30.
SABATO alle ore 16,30: Santa Messa per le famiglie, poi alle ore 19.
LA DOMENICA la Messa alle ore 9 – 11 – 19.
Gli incontri di catechismo, per i bambini e ragazzi – talvolta con i genitori – della scuola elementare e media, sono ripresi TUTTI IN PRESENZA, con il seguente calendario.
III elementare il giovedì alle ore 19.30 con i genitori.
IV elementare il martedì alle ore 19.30 con i genitori.
V elementare il mercoledì alle ore 19.30 senza genitori.
I media il giovedì alle ore 19 senza genitori.
II e III media il sabato alle ore 17.30.
Adolescenti_1 (14-17 anni) il mercoledì ore 19,30.
Adolescenti_2 (17-19 anni) il giovedì ore 20.00.
Da parte di tutti ci sarà una cura particolare sui seguenti aspetti:
a. Distanziamento.
b. Uso della mascherina FFP2.
c. Igienizzazione mani e ambienti.
c. Tracciabilità delle presenze.
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La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.
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La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.