NATALE 2024
NATALE DEL NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
MESSA – PREGHIERE
2 – LETTURE
3 – CREDO
8 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
…
1 – RITI INIZIALI
CRISTO GESÙ NOSTRA SPERANZA
I ministri si portano all’Altare mentre la chiesa è in penombra e l’assemblea canta
CANTO INIZIALE:
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO!
- Rallegrati, popolo di Dio
ed esulta di gioia città di Sion:*
ecco, verrà il Signore
e ci sarà grande luce
in quel giorno**
e i monti stilleranno dolcezza:
scorrerà latte e miele tra i colli*
perché verrà il grande profeta
.ed egli rinnoverà Gerusalemme.*
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO! - Ecco, verrà il Signore Dio: *
un uomo della casa di Davide
salirà sul trono;**
voi lo vedrete*
.ed esulterà il vostro cuore. **
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO! - Ecco, verrà il Signore
nostra difesa,*
il Santo d’Israele
con la corona regale sul capo;**
il suo dominio sarà da mare a mare*
e dal fiume
.fino agli ultimi confini della terra.**
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO!
- Ecco, apparire il Signore:*
non mancherà alla parola data,**
se ancor non giunge,
ravviva l’attesa,*
poiché certo verrà
.e non potrà tardare.**
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO! - Scenderà il Signore dal cielo
come rugiada sul vello:*
nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,**
lo adoreranno
i potenti del mondo*
e lo serviranno
.tutte le nazioni della terra.**
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO! - Nascerà per noi un bambino
e sarà chiamato «Dio forte»,*
siederà sul trono
di Davide suo padre**
e sarà nostro sovrano:*
gli sarà dato il segno
.del potere e della gloria.**
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO! - Betlemme, città dell’Altissimo,
da te uscirà il pastore d’Israele,*
nascerà nel tempo, egli, l’Eterno**
e nell’universo sarà glorificato:*
quando egli verrà fra noi,
.ci farà il dono della pace.**
IL RE VIENE, IL SIGNORE, VENITE ADORIAMO!
.
Cel. Nel nome del Padre……
Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
Tutti: E con il tuo spirito
Cel. Alle porte della notte, Signore Gesù,
nell’attesa gioiosa della luce,
noi vegliamo e preghiamo.
Sui passi del Precursore, ti offriamo il nostro amore
come lampada che arde e splende.
Fa sorger l’alba attesa dai secoli.
Tutti: Alle porte della notte, Signore Gesù,
noi precediamo il giorno
e portiamo la Speranza.
Sui passi del Precursore, ti offriamo il nostro desiderio
E l’incessante ricerca dell’uomo.
Riconduci i nostri cuori all’innocenza.
Cel. Alle porte della notte, Signore Gesù,
prepariamo la nostra terra intenebrata
alla tua Pasqua luminosa.
Sui passi del Precursore, accogliamo la promessa
Di un battesimo di fuoco.
Che infiammi la vita di ogni essere.
Tutti: Alle porte della notte, Signore Gesù,
vogliamo cessare di agire
perché tu possa rivelarti.
Sui passi del Precursore,
prepariamo il tuo Ritorno
come si spera dall’aurora la gioia perfetta.
SEDUTI
Viene ora proclamato il salmo 71 a cori alterni tra voci maschili e
voci femminili intervallati dal ritornello del canto:
RIT: TU SEI LA NOSTRA SPERANZA, SIGNORE GESÙ.
voci maschili:
In te confido, o SIGNORE, fa’ che io non sia mai confuso.
Per la tua giustizia, liberami, mettimi al sicuro!
Porgi a me il tuo orecchio, e salvami!
Sii per me una rocca in cui trovo scampo,
una fortezza dove io possa sempre rifugiarmi!
Tu hai dato ordine di salvarmi,
perché sei il mio baluardo e la mia fortezza.
Mio Dio, liberami dalla mano dell’empio,
dalla mano del perverso e del violento!
voci femminili:
Poiché tu sei la mia speranza,
Signore, Dio; sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia.
Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo materno,
tu m’hai tratto dal grembo di mia madre;
a te va sempre la mia lode.
Io sono per molti come un prodigio:
tu sei il mio rifugio sicuro.
Sia la mia bocca piena della tua lode,
ed esalti ogni giorno la tua gloria!
RIT: TU SEI LA NOSTRA SPERANZA, SIGNORE GESÙ.
voci maschili:
Non respingermi nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando le mie forze declinano.
Perché i miei nemici sparlano di me,
e quelli che spiano l’anima mia tramano insieme,
dicendo: «Dio l’ha abbandonato;
inseguitelo e prendetelo, perché non c’è nessuno che lo liberi».
O Dio, non allontanarti da me;
mio Dio, affrèttati a soccorrermi!
voci femminili:
Siano confusi, siano annientati gli avversari dell’anima mia,
siano coperti di vergogna e disonore quelli che desiderano il mio male!
Ma io spererò sempre,
e a tutte le tue lodi ne aggiungerò altre.
La mia bocca racconterà ogni giorno la tua giustizia e le tue liberazioni,
perché sono innumerevoli.
Proclamerò i prodigi di Dio,
il SIGNORE, ricercherò la tua giustizia, la tua soltanto.
RIT: TU SEI LA NOSTRA SPERANZA, SIGNORE GESÙ.
voci maschili:
O Dio, tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia,
e io, fino a oggi, ho annunciato le tue meraviglie.
E ora che sono giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi,
finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione
e la tua potenza a quelli che verranno.
Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa;
e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?
Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà,
ci darai di nuovo la vita
e ci farai risalire dagli abissi della terra;
voci femminili:
Tu accrescerai la mia grandezza
e ritornerai a consolarmi.
Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio!
A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!
Le mie labbra esulteranno, quando salmeggerò a te,
e così l’anima mia, che tu hai riscattata.
Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia,
perché sono stati svergognati, sono stati umiliati quelli che desideravano il mio male.
RIT: TU SEI LA NOSTRA SPERANZA, SIGNORE GESÙ.
PAUSA DI SILENZIO
Da un’udienza generale di Papa Francesco
La speranza cristiana: Il Natale di Gesù, sorgente della speranza
Oggi la speranza è entrata nel mondo con l’incarnazione del Figlio di Dio. Lo stesso Isaia aveva preannunciato la nascita del Messia in alcuni passi: «Ecco la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio, a lui sarà dato il nome di Emmanuele»; e anche «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici». In questi brani traspare il senso del Natale: Dio adempie la promessa facendosi uomo; non abbandona il suo popolo, si avvicina fino a spogliarsi della sua divinità. In tal modo Dio dimostra la sua fedeltà e inaugura un Regno nuovo, che dona una nuova speranza all’umanità. E qual è questa speranza? La vita eterna. Quando si parla di speranza, spesso ci si riferisce a ciò che non è in potere dell’uomo e che non è visibile. In effetti, ciò che speriamo va oltre le nostre forze e il nostro sguardo. Ma il Natale di Cristo, inaugurando la redenzione, ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile, visibile e comprensibile, perché fondata in Dio. Egli entra nel mondo e ci dona la forza di camminare con Lui: Dio cammina con noi in Gesù e camminare con Lui verso la pienezza della vita ci dà la forza di stare in maniera nuova nel presente, benché faticoso. Sperare allora per il cristiano significa la certezza di essere in cammino con Cristo verso il Padre che ci attende. La speranza mai è ferma, la speranza sempre è in cammino e ci fa camminare. Questa speranza, che il Bambino di Betlemme ci dona, offre una meta, un destino buono al presente, la salvezza all’umanità, la beatitudine a chi si affida a Dio misericordioso. San Paolo riassume tutto questo con l’espressione: «Nella speranza siamo stati salvati» (Rm 8,24). Cioè, camminando in questo mondo, con speranza, siamo salvi. E qui possiamo farci la domanda, ognuno di noi: io cammino con speranza o la mia vita interiore è ferma, chiusa? Il mio cuore è un cassetto chiuso o è un cassetto aperto alla speranza che mi fa camminare non da solo, con Gesù? Nelle case dei cristiani, durante il tempo di Avvento, viene preparato il presepe, secondo la tradizione che risale a san Francesco d’Assisi. Nella sua semplicità, il presepe trasmette speranza; ognuno dei personaggi è immerso in questa atmosfera di speranza. Prima di tutto notiamo il luogo in cui nacque Gesù: Betlemme. Piccolo borgo della Giudea dove mille anni prima era nato Davide, il pastorello eletto da Dio come re d’Israele. Betlemme non è una capitale, e per questo è preferita dalla provvidenza divina, che ama agire attraverso i piccoli e gli umili. In quel luogo nasce il “figlio di Davide” tanto atteso, Gesù, nel quale la speranza di Dio e la speranza dell’uomo si incontrano. Poi guardiamo Maria, Madre della speranza. Con il suo “sì” ha aperto a Dio la porta del nostro mondo: il suo cuore di ragazza era pieno di speranza, tutta animata dalla fede; e così Dio l’ha prescelta e lei ha creduto alla sua parola. Colei che per nove mesi è stata l’arca della nuova ed eterna Alleanza, nella grotta contempla il Bambino e vede in Lui l’amore di Dio, che viene a salvare il suo popolo e l’intera umanità. Accanto a Maria c’è Giuseppe, discendente di Iesse e di Davide; anche lui ha creduto alle parole dell’angelo, e guardando Gesù nella mangiatoia, medita che quel Bambino viene dallo Spirito Santo, e che Dio stesso gli ha ordinato di chiamarlo così, “Gesù”. In quel nome c’è la speranza per ogni uomo, perché mediante quel figlio di donna, Dio salverà l’umanità dalla morte e dal peccato. Per questo è importante guardare il presepe! E nel presepe ci sono anche i pastori, che rappresentano gli umili e i poveri che aspettavano il Messia, il «conforto di Israele» (Lc 2,25) e la «redenzione di Gerusalemme» (Lc 2,38). In quel Bambino vedono la realizzazione delle promesse e sperano che la salvezza di Dio giunga finalmente per ognuno di loro. Chi confida nelle proprie sicurezze, soprattutto materiali, non attende la salvezza da Dio. Mettiamoci questo in testa: le nostre sicurezze non ci salveranno; l’unica sicurezza che ci salva è quella della speranza in Dio. Ci salva perché è forte e ci fa camminare nella vita con gioia, con la voglia di fare il bene, con la voglia di diventare felici per l’eternità. I piccoli, i pastori, invece confidano in Dio, sperano in Lui e gioiscono quando riconoscono in quel Bambino il segno indicato dagli angeli (cfr Lc 2,12). E proprio il coro degli angeli annuncia dall’alto il grande disegno che quel Bambino realizza: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14). La speranza cristiana si esprime nella lode e nel ringraziamento a Dio, che ha inaugurato il suo Regno di amore, di giustizia e di pace. Cari fratelli e sorelle, in questi giorni, contemplando il presepe, ci prepariamo al Natale del Signore. Sarà veramente una festa se accoglieremo Gesù, seme di speranza che Dio depone nei solchi della nostra storia personale e comunitaria. Ogni “sì” a Gesù che viene è un germoglio di speranza. Abbiamo fiducia in questo germoglio di speranza, in questo sì: “Sì, Gesù, tu puoi salvarmi, tu puoi salvarmi”. Buon Natale di speranza a tutti!
IN PIEDI
proclamazione della nascita del salvatore (kalenda)
CELEBRANTE:
Fratelli carissimi, ascoltiamo ora la proclamazione della nascita del Salvatore. Si evoca il mistero di Dio che viene incontro al suo popolo, mistero che ha raggiunto il suo culmine con l’ingresso di Cristo nel mondo.
KALENDA
Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo,
quando in principio Dio creò il cielo e la terra
e plasmò l’uomo a sua immagine;
e molti secoli da quando, dopo il diluvio,
l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno,
segno di alleanza e di pace;
21 secoli dopo che Abramo, nostro padre nella fede,
migrò dalla terra di da Ur dei Caldei;
11 secoli dopo l’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto
sotto la guida di Mosè;
circa 1000 anni dopo l’unzione regale di Davide;
nella sessantacinquesima settimana,
secondo la profezia di Daniele;
all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
nell’anno 752 dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno
dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto;
mentre su tutta la terra regnava la pace,
GESU’ CRISTO, DIO ETERNO
E FIGLIO DELL’ETERNO PADRE,
volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta,
concepito per opera dello Spirito Santo,
trascorsi nove mesi,
NASCE IN BETLEMME DI GIUDA DALLA VERGINE MARIA,
FATTO UOMO:
NATALE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
SECONDO LA CARNE.
Si sente bussare alla porta mentre una voce fuori campo dice:
- Ecco, io sto alla porta e busso: se uno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)
TUTTI: Maranatha, vieni Signore Gesù
Si accendono le luci, e mentre dal fondo della Chiesa viene portata l’immagine di Gesù Bambino, il coro intona l’inno del GLORIA. Il celebrante accoglie il bambinello, lo innalza fino alla fine del Gloria.
Subito dopo accompagnato da un ministrante con turibolo e dai bambini presenti, il celebrante fa una piccola processione con Gesù Bambino nella Chiesa e poi lo depone nel presepe incensandolo.
GLORIA A DIO
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
E Pace in terra agli uomini
amati dal Signore
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre Onnipotente.
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Signore, Figlio unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi,
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica,
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’altissimo
Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre.
Amen
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURE MESSA NOTTE
PREGHIAMO
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Ci è stato dato un figlio.
Is 9,1-6
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 95 (96)
R. OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
R. OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
R. OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
R. OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
R. OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE
Seconda Lettura
E’ apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Tt 2,11-14
DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO A TITO
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore. (Lc 2,10-11)
Alleluia.
Vangelo
Oggi è nato per voi il Salvatore.
Lc 2,1-14
DAL VANGELO SECONDO LUCA
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria.
Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore.
LETTURE MESSA AURORA
PREGHIAMO
Signore, Dio onnipotente,
che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo,
fa’ che risplenda nelle nostre opere
il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Ecco, arriva il tuo Salvatore.
Dal libro del profeta Isaia
Is 62,11-12
Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 96 (97)
R. Oggi la luce risplende su di noi.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
R. Oggi la luce risplende su di noi.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
R. Oggi la luce risplende su di noi.
Seconda Lettura
Ci ha salvati per la sua misericordia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 3,4-7
Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama. (Lc 2,14)
Alleluia.
Vangelo
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,15-20
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Parola del Signore.
LETTURE MESSA GIORNO
PREGHIAMO
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine,
e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti,
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 52,7-10
Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.
Seconda Lettura
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 1,1-6
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.
Vangelo
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
3 – PROFESSIONE DI FEDE
CREDO – Niceno costantinopolitano
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[qui a Natale ci mettiamo in ginocchio]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
[qui a Natale ci mettiamo in ginocchio]
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
[ci rialziamo]
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen
4 – Preghiera dei fedeli
INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Fratelli e sorelle, il Signore ha scelto la notte per donarci la luce, la povertà per colmarci delle sue ricchezze e ha piantato la sua tenda nel cuore della nostra esistenza. Rivolgiamo a lui le nostre preghiere dicendo:
Dio della luce, ascoltaci.
Lettore:
Per i cristiani: possano contagiare di gioia tutti quelli che cercano Dio o da lui si sono allontanati, affinché il Vangelo faccia rifiorire il dialogo e l’accoglienza. Preghiamo.
Dio della luce, ascoltaci.
Per gli uomini e le donne che hanno responsabilità di governo: promuovano l’ascolto e il rispetto reciproci affinché si fermino tutte le violenze, le oppressioni e le guerre. Preghiamo.
Dio della luce, ascoltaci.
Per chi sogna un mondo più giusto e più equo e dà voce alle richieste dei poveri della Terra: possa superare le difficoltà per ridare dignità agli sfruttati, ai poveri e agli emarginati. Preghiamo.
Dio della luce, ascoltaci.
Per tutte le famiglie: il Signore conceda di ritrovarsi insieme in questi giorni di festa con affetto e serenità; egli liberi gli animi dal rancore e dal dissidio e ricolmi della sua grazia in particolare chi è solo. Preghiamo.
Dio della luce, ascoltaci.
Per tutti noi qui riuniti: i nostri cuori siano convertiti dall’annuncio di pace cantato con gli angeli, affinché tutta la nostra vita sia una continua lode al Signore che è venuto per salvarci. Preghiamo.
Dio della luce, ascoltaci.
Ascolta, o Padre, le nostre preghiere e concedici di riconoscere nella nascita del Cristo tuo Figlio dal grembo della Vergine Maria la tua inesauribile bontà.
Per Cristo nostro Signore. AMEN!
5 – PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.
…
6 – ALLA COMUNIONE
Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE
I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI
ALLA CENA DELL’AGNELLO.
E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.
…
Dopo la comunione
O Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore. Amen
Preghiera del Giubileo
TUTTI
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel
tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi, la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen
7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la dò a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”
Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.
O Signore, fa’ di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.
8 – APPROFONDIMENTI
Natale del Signore. Messa della notte. La vertigine di Betlemme, l’Onnipotente in un neonato
di Padre Ermes Ronchi
Dio nella piccolezza: è questa la forza dirompente del Natale. L’uomo vuole salire, comandare, prendere. Dio invece vuole scendere, servire, dare
Questo per voi il segno: troverete un bambino: «Tutti vogliono crescere nel mondo, ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re. Ogni re vuole essere “dio”. Solo Dio vuole essere bambino» (Leonardo Boff).
Dio nella piccolezza: è questa la forza dirompente del Natale. L’uomo vuole salire, comandare, prendere. Dio invece vuole scendere, servire, dare. È il nuovo ordinamento delle cose e del cuore.
C’erano là alcuni pastori. Una nuvola di ali, di canto e di parole felici li avvolge: Non temete! Dio non deve fare paura, mai. Se fa paura non è Dio colui che bussa alla tua vita. Dio si disarma in un neonato. Natale è il corteggiamento di Dio che ci seduce con un bambino. Chi è Dio? «Dio è un bacio», caduto sulla terra a Natale (Benedetto Calati).
Vi annuncio una grande gioia: la felicità non è un miraggio, è possibile e vicina. E sarà per tutto il popolo: una gioia possibile a tutti, ma proprio tutti, anche per la persona più ferita e piena di difetti, non solo per i più bravi o i più seri. Ed ecco la chiave e la sorgente delle felicità: Oggi vi è nato un salvatore. Dio venuto a portare non tanto il perdono, ma molto di più; venuto a portare se stesso, luce nel buio, fiamma nel freddo, amore dentro il disamore. Venuto a portare il cromosoma divino nel respiro di ogni uomo e di ogni donna. La vita stessa di Dio in me. Sintesi ultima del Natale. Vertigine.
E sulla terra pace agli uomini: ci può essere pace, anzi ci sarà di sicuro. I violenti la distruggono, ma la pace tornerà, come una primavera che non si lascia sgomentare dagli inverni della storia. Agli uomini che egli ama: tutti, così come siamo, per quello che siamo, buoni e meno buoni, amati per sempre; a uno a uno, teneramente, senza rimpianti amati (Marina Marcolini).
È così bello che Luca prenda nota di questa unica visita, un gruppo di pastori, odorosi di lana e di latte. È bello per tutti i poveri, gli ultimi, gli anonimi, i dimenticati. Dio ricomincia da loro.
Natale è anche una festa drammatica: per loro non c’era posto nell’alloggio. Dio entra nel mondo dal punto più basso, in fila con tutti gli esclusi. Come scrive padre Turoldo, Dio si è fatto uomo per imparare a piangere. Per navigare con noi in questo fiume di lacrime, fino a che la sua e nostra vita siano un fiume solo. Gesù è il pianto di Dio fatto carne. Allora prego:
Mio Dio, mio Dio bambino, povero come l’amore, piccolo come un piccolo d’uomo, umile come la paglia dove sei nato, mio piccolo Dio che impari a vivere questa nostra stessa vita. Mio Dio incapace di aggredire e di fare del male, che vivi soltanto se sei amato, insegnami che non c’è altro senso per noi, non c’è altro destino che diventare come Te.
09 – AVVISI
Orari SS Messe:
Martedì 31 ore 18.00: Ringraziamento di fine anno e canto del Te Deum
Mercoledì 1 gennaio: ore 9 e 11 non c’è la messa alle 19,00
Sabato 4 gennaio: ore 17,15
Domenica 5 gennaio: ore 9 – 11 – 19
EPIFANIA, 6 gennaio: 9 – 11 – 19.
SANTO CAMMINO DI NATALE!