Assunzione della BV Maria 15 agosto 2024

15 AGOSTO 2024
ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

MESSA

RITI INIZIALI

LETTURE

CREDO

PREGHIERA DEI FEDELI

PADRE NOSTRO

ALLA COMUNIONE

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

APPROFONDIMENTI

AVVISI

 


RITI INIZIALI

ATTO PENITENZIALE


Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
A. Amen.

INNO DI LODE

Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra
agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno,
che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l’immacolata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio,
fa’ che viviamo in questo mondo
costantemente rivolti ai beni eterni,
per condividere la sua stessa gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA     

Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

DAL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI APOSTOLO
Ap 11,19a12,1-6a.10ab
     Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
     Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
     Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
     Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
     Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
     Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
     «Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
     Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE

dal Salmo 44 (45)

R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
 
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. 
R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
 
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re. 
R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

SECONDA LETTURA    

Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI CORÌNZI
1Cor 15,20-27a
     Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
     Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
     È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
     Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

VANGELO

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
DAL VANGELO SECONDO LUCA
Lc 1,39-56
     In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
     Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
     Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
     Allora Maria disse:
     «L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
     D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
     Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
     Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
     Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
     Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
     Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – Niceno costantinopolitano

     Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

     Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
     Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
     Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
     Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
     E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

     Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
     Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

     Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
     Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
     Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
     Amen.

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen


PREGHIERA DEI FEDELI

INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Fratelli e sorelle, nella celebrazione odierna splende la luce della Pasqua: Maria, immacolata nella sua concezione e intatta nel parto divino, è assunta al cielo in corpo e anima. Sia lei, arca della nuova alleanza e donna vestita di sole, a sostenere la nostra supplica. Preghiamo insieme e diciamo: Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per la santa Chiesa pellegrina nel tempo: sostenuta dalla Vergine assunta in cielo, possa condurre tutti a contemplare la luce del volto di Dio. Preghiamo.
Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per i popoli dilaniati dalla guerra e dal terrorismo: sotto lo sguardo di Maria, fortezza degli oppressi, la comunità internazionale promuova trattative finalizzate alla pace. Preghiamo.
Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per i disabili, gli anziani, i malati: uniti alla Vergine Madre, affrontino il disagio e la solitudine senza perdere la speranza. Preghiamo.
Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per le donne che hanno accolto la vocazione alla vita verginale: affidandosi a Maria, modello della verginità consacrata, alimentino le loro lampade con la preghiera e la carità. Preghiamo.
Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per noi qui riuniti nel ricordo grato dell’Assunzione di Maria: per la sua intercessione cresca nei nostri cuori la beata speranza di giungere alla gioia della patria celeste. Preghiamo.
Rinnova la nostra speranza, Signore.

CONCLUSIONE DEL SACERDOTE
Accogli, o Padre, la preghiera del tuo popolo, e fa’ che, contemplando il mistero di Maria associata in corpo e anima alla Pasqua del tuo Figlio, riconosciamo in ogni persona la tua immagine e il riflesso della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.

ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

DOPO LA COMUNIONE

O Signore, che ci hai nutriti con i sacramenti della salvezza,
fa’ che per intercessione della beata Vergine Maria
assunta in cielo giungiamo alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore. AMEN!

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi do la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.


APPROFONDIMENTI

di don Giuseppe Di Stefano

Assunzione della Vergine Maria. Una donna fatta della “nostra pasta”

Una donna della “nostra pasta”, impastata come noi di terra e cielo. Maria, con tutta la sua grandezza, non è una donna diversa dalle altre donne della terra. Ella è interamente donna, non un essere superiore venuto da un altro pianeta, né una creatura soprannaturale scesa dal cielo

Essa si presenta nel vangelo con tutte le caratteristiche della sua femminilità e della sua maternità in alcune circostanze storiche concrete, a volte tinte dal dolore, a volte coronate dalla gioia. Sente come donna, reagisce come donna, soffre come donna, ama come donna. La sua grandezza non procede da lei, ma dall’opera meravigliosa di Dio, accolta ed assecondata fedelmente da Maria. La sua assunzione in corpo ed anima al cielo, non la allontana da noi, ma la rende più potente per guardare gli uomini, suoi fratelli, con occhi di amore e di pietà. La sua presenza gloriosa nel cielo ci parla non solo di un privilegio di Maria, ma di una chiamata che Dio fa a tutti per partecipare di quella stessa vita nella pienezza del nostro corpo e della nostra anima. Come donna “della nostra pasta”, ella è la figura più eccelsa tra le creature umane, e, allo stesso tempo, la più tenera e materna.

Ricordiamo tutti come è iniziata la sua storia. Un paese così piccolo e insignificante da non figurare nemmeno nelle carte geografiche del tempo, una piccola donna promessa sposa di un uomo della casa di Davide chiamato Giuseppe.

La storia di Maria è una storia semplice, forse banale, ma non per Dio… Lui l’aveva pensata sin dall’eternità così, semplicemente bellissima, l’aveva amata da sempre, ed ora attendeva da lei una risposta. “Ho bisogno di te! Vuoi farmi da madre? Ho pensato che solo facendomi uomo avrei potuto dire definitivamente all’uomo di ogni tempo che lo amo, così come amo te. Posso fare irruzione nella tua vita? Mi dai il permesso di sconvolgere i tuoi piani per farne, insieme con te, uno più grande dove nessuno si senta escluso?”. Qualche attimo di attesa e poi una sola parola il suo sì… «e il Verbo si fece carne».

Sì, a colei che gli aveva dato un corpo, Dio “doveva” restituire il favore. Le doveva un corpo.

Quel corpo, precisamente, che aveva reso possibile la sua «incorporazione» nel mondo.

Quel corpo che, per un certo tempo, prima della nascita, aveva formato «una sola carne» con la Madre. Quel corpo che, grazie alla risurrezione, era stato sottratto alla corruzione.

Adesso poteva sdebitarsi. Non permettendo che il corpo di sua Madre conoscesse la decomposizione nel sepolcro, così come il suo non l’aveva conosciuta.

L’Assunzione della Vergine al Cielo, in corpo e anima, senza scavalcare la tappa della morte, si collega quindi strettamente alla risurrezione di Cristo. Ciò che è successo a Maria, è tuttavia anche ciò che succederà a noi. Il mistero che celebriamo diventa così anticipazione luminosa di tutti coloro che sono «incorporati» nel Cristo.

Guardando a Maria, sorella nostra che ci è passata avanti, siamo pervasi di una luce stupenda che trasfigura di bellezza la nostra carne, una carne finalmente redenta dalla vittoria pasquale di Cristo, una bellezza che ci riporta in quel giardino all’inizio del mondo in cui Dio pronunzia il suo stupore dinanzi ad Adamo ed Eva, dopo averli creati. “Davvero quest’uomo e questa donna sono mia immagine e somiglianza ed io li ho fatti per me, perché il mio amore sovrabbondante potesse riversarsi su di loro, come una veste bellissima. Così ho sognato Adam! Avevo messo in conto tutto, anche il suo tradimento. E così è stato! Ma l’amore conosce anche il tradimento e non si ferma nemmeno davanti ad un rifiuto. Per questo ho pensato a lei, Myriam, da subito. Mi sono detto: “Per salvare l’uomo, mi farò uomo io stesso e chiederò a una donna di farmi da mamma”.

Venuta, dunque, la pienezza del tempo, Dio mandò il suo figlio, nato da donna, nato da Maria, e in lei si legherà definitivamente all’uomo, per non lasciarlo più… nemmeno alle soglie della morte dove non possiamo portare nulla e nessuno con noi.

La Pasqua di Maria è la nostra Pasqua, la nostra umanità è la sua, e già risplende gloriosa accanto a quella del Cristo. L’Assunzione al cielo di Maria ci fa guardare al presente con occhi nuovi, quelli della resurrezione, e ci proietta verso quel futuro di beatitudine e di gioia senza fine verso il quale siamo in cammino.

Maria è per noi, anche modello di sequela del Cristo, lei che è stata incondizionatamente “prima discepola” del suo Figlio. Nessuno ha seguito l’itinerario del Figlio più da vicino di quanto l’abbia seguito la Madre. Naturale che questa sequela fedele, totale, senza incrinature, l’abbia portata a «seguire» il Figlio anche in cielo, senza ritardi.

Maria è la risposta più perfetta che mai sia stata data alle esigenze di Dio. Lei è beata perché ha creduto. Ma è beata anche e soprattutto perché ha amato. E l’amore implica vicinanza, comunione, partecipazione, non separazione. E quando c’è di mezzo Dio, cui «nulla è impossibile» (Lc 1, 27), anche la separazione imposta dalla morte viene annullata. Niente è impossibile all’Amore.

Ma la festa di oggi ci sollecita anche a porre una serie di domande che, forse, molti preferirebbero evitare. Crediamo veramente nella vita eterna?

E che cos’è, concretamente, per noi, la vita eterna? Una vaga speranza, un’ipotesi più o meno probabile, una cosa lontana e nebulosa? Oppure una certezza incrollabile che dà un senso preciso, un orientamento alla nostra esistenza di quaggiù?

Già, perché credere nella vita eterna non significa aspettare passivamente qualcosa che verrà «dopo», che ci sarà «al di là», ma scoprire che c’è qualcosa da fare, qui, oggi, c’è un modo di essere quaggiù, c’è una posizione precisa, un ruolo definito da assumere adesso, in rapporto appunto a quella prospettiva futura…


AVVISI

ORARIO ESTIVO DELLE SS. MESSE:
FERIALI: ore 18.30; FESTIVE: sabato ore 19,00; domenica alle ore 9.00 e 19.00







 

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la 60ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

MESSAGGIO NATALIZIO del nostro ARCIVESCOVO GIUSEPPE SATRIANO

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2023